"Siamo all'80% della campagna albicocche e abbiamo in raccolta le varietà tardive. La qualità è ottima e i riscontri sono buoni anche a livello di vendite. Possiamo definirla una fase di commercializzazione normale, senza picchi né al rialzo né al ribasso, in considerazione del fatto che siamo alle ultime battute. La campagna terminerà, infatti, entro il 10 agosto", così Natalino Gallo, presidente dell'Organizzazione di produttori Agricor di Corigliano-Rossano (CS), proprietaria del marchio commerciale Gallo parla dell’ultimo raccolto.
La stagione della Op Agricor era iniziata a metà maggio, con volumi molto limitati e una scelta ben precisa: perdere qualche giorno sulla precocità dei frutti e non essere i primi ad arrivare sui mercati, riducendo anche fatturato, "ma puntare a offrire un frutto che abbia il sapore della vera albicocca" (per approfondimenti clicca qui [INSERIRE LINK AD ARITCOLO SUCCESSIVO INTITOLATO “Inizio della campagna delle albicocche della Piana di Sibari”].
"I rincari in generale ci sono, gli effetti dei cambiamenti climatici si registrano ogni giorno, ma riusciamo ad affrontarli, in un modo o nell'altro. Il problema della mancanza di manodopera (qualificata e non) è invece la sfida che più ci mette sotto pressione: non parliamo più di selezione del personale, bensì di ricerca di persone che vogliano lavorare - spiega Gallo - Per esempio, nel mese di agosto avevamo in programma di ampliare la nostra gamma varietale e realizzare nuovi impianti. È un progetto che, a causa della carenza di forza lavoro, abbiamo dovuto mettere in stand by."
"A mio parere, ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione culturale del Paese per trovare soluzioni a questo grave ostacolo. Perché o lo si affronta una volta per tutte, o tante aziende rischieranno di chiudere - conclude Gallo - Si dovrebbe premiare chi lavora e non chi sta a casa, con assegno di disoccupazione o reddito di cittadinanza".
Author: Maria Luigia Brusco
© FreshPlaza.it