Quando il calendario produttivo segna il momento di raccogliere varietà come Orange Rubis, Lady Cot o Kioto - tanto per citare alcune albicocche che sviluppano un apprezzato profilo gustativo se coltivate con la giusta strategia agronomica - il mercato reagisce.
"Da quando sono disponibili i frutti più gustosi le richieste sono decisamente interessanti", conferma a IFN Natalino Gallo, presidente dell'Op Agricor di Corigliano Calabro (Cosenza). Il nodo varietale è fondamentale e "noi abbiamo fatto scelte drastiche su questo fronte - aggiunge l'imprenditore - e siamo in crescita di un 10/15% a volume rispetto allo scorso anno. Sono convinto che la scelta della qualità sia centrale: bisogna sempre stringere i denti, nella crisi si continua a lottare, ma almeno si rimane in piedi".
L'albicocca calabrese sta per archiviare il mese di giugno con soddisfazione e a breve ci saranno gli stacchi delle varietà tardive, come Faralia. "Dei volumi non ci possiamo lamentare, la pezzatura però è piccola: ma contro il clima possiamo fare poco - ragiona il presidente - Quando si toccano i 42°C la pianta si blocca e non reagisce. Quest'anno ci manca il calibro per fare un lavoro importante con la fascia premium, ma la qualità organolettica dei frutti è notevole. Noi spingiamo sulla selezione, anche a costo di avere dei buchi, ma vogliamo sempre garantire ai nostri clienti la qualità a cui li abbiamo abituati".
Fare qualità ha un costo, dal campo al magazzino. Un costo che, in una campagna come quella 2022 costellata da svariati rincari, si fa ancora più pesante. "Le spese non mancano e, aggiungo, anche la sostenibilità ha un costo: per esempio non diserbiamo nei nostri frutteti ed è una scelta costosa - illustra Gallo - Ma noi andiamo avanti su questa strada".
L'Op calabrese continua a sviluppare la produzione di albicocche a residuo zero. "La crescita principale la registriamo proprio su questi frutti - rimarca Gallo - C'è un interesse di più canali commerciali su questa proposta, canali che stanno iniziando a richiedere prodotto a residuo zero. Ora ci prepariamo ad affrontare il mese di luglio con il prodotto tardivo e con tutta la famiglia delle albicocche rosse - conclude Natalino Gallo - Le piante sono cariche, ma bloccate dal caldo: ci aspettiamo pezzature ridotte".
Autore: Maicol Mercuriali
© IFN Italiafruit News